La perdita di peso è una condizione tanto ambita dai più, la si ricerca in continuazione, ma può essere un evento che può avere connotazioni fisiologiche o patologiche.
In molti casi il calo di peso è semplicemente legato a una volontaria modifica del proprio regime alimentare per fini salutistici o estetici.

In questo articolo accenneremo solo brevemente alla perdita di peso fisiologica e non tratteremo della perdita legata all’adozione di un regime alimentare dimagrante, ma ci concentreremo sul calo di peso dovuto a condizioni patologiche.
Quelle che comportano un’involontaria perdita di peso.

Perdita di peso: condizione fisiologica o psicologica?

Il tipico esempio di una perdita di peso fisiologica è quello del calo ponderale che si registra nei neonati nel corso dei primissimi giorni di vita.

È un fenomeno che in molti casi allarma i nuovi genitori, ma in realtà, ma si tratta di un evento che rientra nella normalità, destinato a durare poco tempo e dovuto alla combinazione di diversi fattori: nei primi giorni di vita del neonato, circa una settimana, la sua alimentazione è a base di colostro, una sostanza simile al latte che ha un ruolo fondamentale nei primi giorni di vita sia grazie alla sua notevole digeribilità sia grazie al suo elevato apporto di immunoglobuline la cui funzione principale è quella di proteggere l’organismo da pericolosi processi infettivi, in particolar modo da quelli che possono interessare l’intestino.

Alla riduzione del peso corporeo del neonato contribuisce poi una perdita di liquidi e di altro materiale con le urine e con il meconio; nei primi giorni di vita tali perdite non vengono compensate dall’assunzione di liquidi fatta tramite l’allattamento.

Dopo pochi giorni, la situazione però si assesta e il bambino inizierà la sua normale crescita facendo registrare progressivi aumenti di peso.

Quindi chiunque dica che la tua perdita di peso improvvisa e involontaria sia fisiologica, si sbaglia.

Ma quali sono le cause allora? 

Prima di elencare le varie possibili cause di perdita di peso patologica è necessaria una premessa: non ci riferiamo al caso in cui avvenga un dimagrimento volontario perché intrapreso per scelta un determinato percorso, oppure derivato a un aumento dell’attività fisica, pur sempre conscio, ma ci si riferisce a quella perdita di peso involontaria e improvvisa che può lasciare interdetti creando grandi preoccupazioni.

È, in ogni caso, opportuno verificare la correttezza delle proprie abitudini alimentari oppure indagare l’eventuale presenza di una condizione patologica.

In diversi casi la perdita di peso, infatti, è uno dei molteplici segni che possono essere associati a una patologia più o meno grave.
Nella gran parte di questi casi la riduzione del peso corporeo è associata a inappetenza (perdita dell’appetito), ma non mancano situazioni nelle quali il soggetto perde peso pur avendo un appetito maggiore del solito.

Le patologie che annoverano la perdita di peso nella loro sintomatologia sono moltissime ed è veramente arduo elencarle tutte; ci limiteremo quindi a indicare le cause principali e maggiormente significative.

La perdita di peso non è solo conseguenza di una dieta dimagrante, deve essere chiaro, ma può essere la spia di patologie, anche importanti:

Anoressia nervosa: L’anoressia è un grave stato morboso sintomatico causato da una malattia o da un’alterazione psichica.
Si manifesta inizialmente con un’attenuazione dello stimolo ad alimentarsi, poi seguono l’anoressia vera e propria (mancanza di appetito), il rapido dimagramento e, nelle donne, l’assenza delle mestruazioni.

Tumori dell’apparato digerente nei casi più preoccupanti e peggiori: la perdita di peso è uno dei segni caratteristici delle neoplasie a carico dell’apparato digerente; in alcuni casi il calo ponderale che si registra in seguito alla comparsa di queste patologie è repentino e piuttosto consistente. Si ricordano qui anche i tumori della.

- Problematiche all’apparato gastrointestinale: vi sono infatti diverse altre malattie che colpiscono l’apparato digerente e che possono causare un dimagrimento patologico.
Fra queste si ricordano colite, esofagite, gastroenterite, malattia di Crohn, pancreatite, ulcera duodenale, ulcera gastrica.
Si devono poi ricordare diverse patologie che interessano il fegato fra cui cirrosi epatica, varie forme di epatite e steatosi epatica.

Ipertiroidismo: Una delle principali conseguenze dell’ipertiroidismo è la perdita di peso (anche se non i tutti i soggetti affetti da ipertiroidismo si registra calo ponderale); le principali cause di ipertiroidismo sono il morbo Basedow, il gozzo nodulare tossico e l’adenoma tossico di Plummer; più raramente l’ipertiroidismo può essere dovuto ad adenoma ipofisario TSH secernente, carcinomi tiroidei, mola idatiforme, resistenza ipofisaria agli ormoni tiroidei, somministrazione esogena di ormoni tiroidei, struma ovarii, tiroidite di Hashimoto e tiroidite post-partum.

Malassorbimento: Con malassorbimento si fa riferimento a un’alterazione dell’assorbimento delle sostanze nutritive da parte del piccolo intestino; le cause di malassorbimento sono molteplici e la sintomatologia è piuttosto varia, ma la perdita di peso è quasi sempre presente. Fra le principali patologie causa di malassorbimento vanno citate la celiachia e la fibrosi cistica.
Vanno ricordate poi alcune intolleranze fra cui quella al lattosio, al fruttosio e al saccarosio. Il malassorbimento può essere legato anche a determinate terapie (interventi chirurgici, bypass gastrointestinali e radioterapia). In altri casi è dovuto all’assunzione di farmaci anti-obesità e all’abuso di alcol.

Fattori psicologici: che possono contribuire a lanciare un messaggio negativo e di allarme al fisico che si ritrova a bruciare di più, o possono condizionare la mente fino al punto di voler rinunciare al cibo per qualche motivo.
Inoltre rischiano, alla lunga, di dar luogo a malassorbimento sono l’influenza intestinale, la sprue tropicale, la tubercolosi enterica e le parassitosi intestinali nonché gli squilibri della flora batterica intestinale quali la disbiosi o la sindrome da contaminazione batterica del tenue.

Patologie cardiache e dell’apparato respiratorio: molte patologie cardiache e dell’apparato respiratorio possono indurre una perdita di peso più o meno marcata; fra le principali si ricordano la broncopneumopatia cronica ostruttiva, fibrosi polmonare, enfisema polmonare, mesotelioma pleurico, tumori della laringe, tumori cardiaci ed endocardite infettiva.

Depressione e disturbi del sonno: la depressione e alcuni disturbi del sonno possono causare una certa perdita di peso; in diversi altri casi però, si verifica l’opposto, ovvero un aumento di peso che può essere anche consistente.
Occorre dormire sempre, senza avere distrazioni e almeno 8 ore a notte.
Il nostro fisico ha bisogno di essere ricaricato e quando ha un disagio, lancia segnali evidenti.

Perdita di peso: devo preoccuparmi?

Se avviene una perdita di peso, occorre preoccuparci? La risposta è non sempre.
Come si è visto le cause di un calo ponderale possono essere davvero moltissime.
Non sempre ci si deve preoccupare, ma, indicativamente, è consigliabile rivolgersi al proprio medico quando ci si rende conto di una perdita di peso inspiegabile superiore ai 5 kg o comunque al 5% del proprio peso corporeo nell’arco di 6 mesi, a maggior ragione se al calo ponderale sono associati altri segni e sintomi.

Il trattamento della perdita di peso patologica è di tipo causale, ovvero passa attraverso la cura della patologia che l’ha indotta.

Un serio problema che spesso si pone è contrastare la perdita di peso conseguente a patologie tumorali.
In questi casi il calo di peso è legato alla malattia stessa e spesso anche ai trattamenti utilizzati per combatterla, nonché ai farmaci adottati.
Secondo alcuni autori il semplice accrescimento dell’apporto dietetico o la prescrizione di supplementi nutrizionali tradizionali hanno un’efficacia limitata e suggeriscono l’introduzione nella dieta del paziente oncologico di supplementi nutrizionali da combinare con specifici supporti calorici e proteici.

In conclusione, se hai una perdita di peso improvvisa, non allarmarti subito.
Vai subito dal tuo medico per un controllo totale e nel caso non ci sia nulla a livello fisico, concentrati su quello che stai passando nella tua vita, ciò che ti stressa e come fare per allontanarlo il più possibile dalla tua quotidianità.

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