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Tutti pensano che perdere peso sia molto difficile, ma pochi ammettono, invece, che la vera sfida sia quella di mantenere i successi avuti!
Pensa, solo 2 persone su 10 possono affermare di essere rimasti nel tempo, al peso forma faticosamente ottenuto a seguito di una dieta, questo perché il mantenimento del peso è uno dei problemi maggiormente irrisolti nella nostra epoca.
La mancanza del successo nel mantenimento del peso perso dipende, per molti, da differenti motivi. Alcuni sono di natura esclusivamente comportamentale, quindi l’impossibilità e la fatica di adottare uno stile di vita sano facendolo durare nel tempo, e altre cause emotive e mentali, ossia un coinvolgimento delle emozioni e delle convinzioni sull’alimentazione, o, addirittura, una sorta di coinvolgimento mentale e sentimentale nei confronti del cibo.
La disponibilità di cibi economici e appetibili, uniti a una vita che richiede poco sforzo fisico, può contribuire a non mutare la propria situazione che può essere definita di comfort.
Non tutto può essere riconducibile a fattori fisici, in questo frangente quello che ha un peso maggiore è sicuramente la testa.
La perdita di peso indotta da una restrizione, se vissuta in maniera pressoché negativa, ha delle ripercussioni sull’appetito, alterando fattori neurali periferici che comunicano al cervello di essere soggetti a una deprivazione nutritiva.
Cosa significa? Questi cambiamenti potrebbero provocare, in realtà, un aumento della fame, una sorta di bramosia di voler ottenere ciò che non si può, e quindi una voglia di sprofondare in grandi quantità di cibo, una volta raggiunto l’obiettivo desiderato.
Questo dunque spiega la tendenza a voler riassumere quei cibi proibiti in modo particolarmente incontrollato. Viene da sé comprendere il motivo della ripresa del peso in men che non si dica.
Niente sensi di colpa: mantenere il peso è difficile
Dobbiamo renderci conto di quanto sia difficile mantenere il peso, senza sentirci in colpa. Questo perché il fatto che sia così complesso risulta essere normale e comune ai più.
La perdita di peso e tutto ciò che ne comporta, può creare una grande quantità di stress nelle persone e infatti il seguire le regole, talvolta molto rigide sulla base della propria condizione, su cosa mangiare o evitare, costituiscono un grande motivo di abbandono della dieta e dello stile di vita nuovo o una perdita della voglia nello sforzarsi a mantenere la giusta forma.
La mente e la psicologia gioca un ruolo davvero fondamentale, unita a una risposta fisiologica del proprio corpo.
Le restrizioni che potrebbero sussistere, incrementerebbero un maggiore senso di fare e, conseguentemente un aumento del desiderio del cibo che viene visto come un qualcosa di bello ma impossibile da avere, dunque, più appetibile ancora. Come già stato accennato.
Bisogna ammettere di avere questo tipo di problema che, principalmente parte da un mindset sbagliato, ma non perché è l’individuo a essere errato, ma probabilmente per l’approccio che si ha avuto sin dall’inizio nei confronti dei trattamenti ai quali si è andati incontro.
Per risolvere la propria dipendenza da cibo, talvolta non evidente ma inconscia, o il brutto rapporto che si è creato con gli elementi alimentari, occorre affrontare la propria emotività, interiorità e il rapporto che si hanno con i sentimenti in gioco e con il cibo.
Talvolta vi è proprio una sorta di catena che lega l’emozione con la visione dell’alimentazione come valvola di sfogo. Mi spiego meglio: ho un’emozione forte che, magari, mi turba? Mangio per compensazione e gratificazione.
Sembra una banalità, ma non lo è, perché per risolvere questo circolo, occorre andare a fondo, metterci davvero tanto impegno nel trovare le reali cause, andare a scoprire il perché si vivono certe emozioni in determinati modi, per comprendere poi, come affrontarle nel migliore dei modi.
Trovare le origini del disagio, perché è di questo che si tratta, trovare le soluzioni e agire di conseguenza è difficile, ma la soddisfazione una volta ottenuto quanto desiderato, è davvero incredibile!
Come mantenere il proprio peso
Ci vuole un programma ottimale e questo dovrebbe servire a mantenere nel lungo termine il proprio peso. La pianificazione dovrebbe essere caratterizzata sia da interventi sullo stile alimentare che a quelli per il cambiamento della propria vita e quindi, della mentalità che può portare o meno ai risultati sognati.
Nella fase relativa al mantenimento, invece, dovremmo continuare a seguire uno stile nutritivo adeguato e un’attività fisica sostenibile nel lungo termine.
Prima di andare in panico, sarebbe bene farsi un’autoanalisi cercando di comprendere a pieno quelle che sono le singole problematiche legate alla non capacità di mantenere nel tempo il risultato ottenuto da un precedente trattamento.
D’altronde, dovremmo essere felici al momento dell’acquisizione della forma fisica più idonea a noi, dovrebbe risultare facile trovare le motivazioni per mantenerla.
Eppure talvolta non è così.
Proprio nel secondo step, quello basato sul rimanere costante in termini di peso, la psicologia e le tecniche cognitivo-comportamentali strutturate si sono dimostrate molto efficaci nel massimizzare i benefici sul benessere psico-fisico delle persone.
Diciamocelo, tutto dipende anche dalla propria forza di volontà e dalla presa di coscienza di sé stessi e di quello che si vuole essere.
È più facile mangiare un chilo di patatine fritte piuttosto che correre per qualche km, magari tutti i giorni.
Mangiare senza prestare la giusta attenzione, inoltre, risulta essere più immediato, prepararsi cibi confezionati all’ultimo momento tornati dal lavoro, avere poca voglia di fare una spesa come si deve, oppure avere la mancanza di tempo capace di far perdere la voglia di dedicarsi a quelle che sono le cose più importanti.
Si tratta di un po’ di pigrizia, forse, che talvolta ci fa perdere di vista quelle che sono le esigenze personali, sia fisiche che emotive.
Ricadere nelle tentazioni se non si prova la giusta soddisfazione per quello che si fa, inoltre, è un laccio a cui si deve stare all’occhio.
Quindi, una volta perso peso perché è così difficile mantenerlo? Lo hanno studiato degli esperti americani che hanno analizzato 14 partecipanti della versione americana del programma televisivo The Biggest Loser. Si tratta di un reality in cui i concorrenti fanno a gara ‘a chi perde più peso’, in Italia si chiama Sfida all’ultimo chilo, trasmessa da Cielo.
I ricercatori hanno riscontrato che, dopo sei anni, tutti i concorrenti ad eccezione di uno, avevano riacquistato il vecchio peso, in alcuni casi anche di più.
Come mai, si sono tutti strafogati frequentando giornalmente i peggiori All you can eat di Caracas? No, anzi, nonostante fossero tutti propensi ad una vita più sana, hanno dovuto combattere con un nemico molto temibile, il loro metabolismo.
Brutto, sporco e cattivo questo nemico ha rallentato il suo lavoro rendendo il mantenimento del peso una battaglia molto ardua. Prima del reality, il gruppo ha bruciato una media giornaliera di 2.600 calorie a riposo, sceso a circa 2000 calorie quando il programma è finito. Sei anni più tardi è rallentato ulteriormente arrivando a 1.900 calorie al giorno. I dati, riportati dal The Guardian, hanno evidenziato che sì, il metabolismo dopo una dieta importante, rallenta significativamente e per mantenere lo stesso peso bisogna mangiare di meno e muoversi di più.
Si tratta di un piccolo esempio e non di uno studio dall’alto valore scientifico però è indicativo di come potrebbe andare un post-dieta se non siamo attente.
Come sempre, dipende da persona a persona e bisogna prendere in considerazione anche la genetica, le proprie abitudini e molti altri valori che sono peculiari per ogni paziente.
Questo dettaglio però può solo motivarci a fare sempre meglio. No, non siamo solo noi ad avere difficoltà a rimanere nel peso giusto nonostante la dieta e l’esercizio fisico.
Ci tocca combattere con un nuovo nemico trasformando il tanto odiato metabolismo lento in una opportunità per fare ancora più sport e mangiare ancora meglio.
Anf anf, ma che fatica!
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