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L’effetto yo-yo (o a fisarmonica o ciclicità del peso) è una oscillazione di peso che si osserva nelle persone che seguono diete ipocaloriche ripetute, alternate a periodi di regime libero: in poche parole, dimagrisci durante la dieta e, subito dopo, riprendi esattamente tutti i chili persi, o addirittura qualcuno in più.
Le cause di una tale oscillazione di peso possono essere diverse, ma, spesso, possono essere ricondotte ad una dieta ipocalorica inizialmente troppo spinta.
All'inizio, infatti, la persona a dieta sperimenta euforia ed orgoglio per la capacità di rifiutare il cibo.
Nel tempo, però, i limiti imposti da una dieta eccessiva possono causare effetti quali depressione o affaticamento che rendono impossibile proseguire con la dieta intrapresa.
In seguito, quindi, la persona a dieta riprende le proprie abitudini alimentari con, in più, il peso psicologico dovuto alla consapevolezza di non essere riuscita a perdere peso come voluto con la dieta seguita.
Tale stato emotivo può portare molte persone a mangiare più di quanto non avrebbero fatto in condizioni normali, prima della dieta, ed a riguadagnare quindi rapidamente peso.
Solitamente, all'origine dell'effetto yo-yo c'è una dieta dimagrante eccessivamente restrittiva e poco sana, in conseguenza della quale l'organismo entra in modalità “carestia”, tendendo così a conservare le riserve di grasso e a bruciare di meno.
Il metabolismo rallenta e, non appena si ricomincia a mangiare normalmente, ci si ritrova a recuperare tutti i chili persi, se non di più.
Abbiamo quindi stilato un elenco di errori da evitare per non incappare nel tanto odiato effetto yo-yo e riuscire a dimagrire in modo sano, graduale e definitivo: ecco quali sono.
Saltare i pasti
Saltare i pasti è uno degli errori più comuni che si commettono quando si è a dieta, spesso commesso nella convinzione di risparmiare calorie e dimagrire più in fretta.
In realtà, saltare uno dei pasti principali determina una fisiologica carenza di zuccheri, che spinge il cervello a desiderare più cibo per compensazione e ci fa arrivare più affamati al pasto successivo.
Inoltre, saltare i pasti comporta un rallentamento del metabolismo e una diminuzione in primis dei liquidi, poi del tessuto muscolare e solo per ultimo del grasso corporeo, che sarà immediatamente ripreso non appena si ricomincia ad alimentarsi con regolarità.
Eliminare del tutto i carboidrati
Moltissime persone sono convinte che eliminando completamente i carboidrati ci si sgonfi e si dimagrisca più velocemente. Ma non è così! Infatti, l'eliminazione dei carboidrati comporta, alla lunga, perdita di energia, di tessuto muscolare e rallentamento del metabolismo.
Una dieta sana e corretta deve comprendere tutti i tipi di macronutrienti (ovvero carboidrati, proteine e grassi), l'importante è prediligere cereali integrali, patate e legumi, che permettono un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo ed evitano sbalzi nei livelli di zucchero nel sangue (glicemia).
Abolire i grassi
Come per i carboidrati, anche i grassi rivestono un ruolo di fondamentale importanza: proprio per questo, non dovranno mai essere aboliti a priori, ma andranno scelti in modo oculato e mirato.
Prediligi quindi i grassi "buoni", come quelli presenti nell'olio EVO, nel pesce e nella frutta secca.
Non leggere le etichette
I supermercati sono ormai strapieni di prodotti che riportano la scritta "light", ma non sempre questa dicitura corrisponde a verità: impariamo a leggere le etichette alimentari, così da poter confrontare i valori dei nutrienti riportati e capire se un alimento sia effettivamente dietetico o meno.
Non porre attenzione alle bevande
Quanti di noi pesano tutti gli alimenti assunti durante la giornata ma tralasciano le bevande?
Succhi di frutta, bevande energetiche, caffè zuccherati e alcolici sono assolutamente da evitare, perché apportano calorie vuote che rallentano, o addirittura impediscono, il processo di dimagrimento.
Meglio assumere acque detox, tisane, frullati di frutta e caffè, tutti rigorosamente senza zucchero.
Dormire poco
Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che dormire poco fa ingrassare: infatti, questa pratica poco salutare altera la produzione di alcuni ormoni nell'organismo, in particolare aumentando i livelli di grelina, l'ormone che induce la sensazione di fame, e inibendo la produzione della leptina, l'ormone capace di stimolare la sensazione di sazietà.
Inoltre, dormire poco induce a mangiare più per gratificazione che per fame, altera l'equilibrio delle cellule del tessuto adiposo e ti fa sembrare più desiderabili gli alimenti ad alto contenuto calorico.
Condurre una vita sedentaria o eccedere con l'attività fisica
Si sa, il "troppo stroppia", ed è per questo che le vie di mezzo sono sempre la scelta migliore.
Infatti, concentrarsi unicamente sull'alimentazione non è sufficiente per ottenere i risultati sperati e per dimagrire in modo sano, graduale e definitivo, ma è necessario abbinare ad una dieta varia ed equilibrata la giusta dose di attività fisica.
Ugualmente, passare dalla modalità divano a un'attività fisica eccessiva ed estenuante è un approccio traumatico per l’organismo, con la conseguenza che, tra dolori e fatica, l'entusiasmo iniziale lascerà velocemente il posto a frustrazione e demotivazione.
La scelta migliore è quindi abbandonare lo stile di vita sedentario e iniziare a muoversi gradualmente e con costanza, magari partendo da piccole azioni, come scegliere le scale al posto dell'ascensore, parcheggiare lontano dal luogo di arrivo o occuparsi della pulizie di casa: passare l'aspirapolvere per 30 minuti, ad esempio, ti permette di bruciare oltre 100 calorie, come anche lavare i vetri (circa 330 kcal ogni ora), spolverare (per mezz’ora circa 135 kcal) e lavare bagno e piastrelle (circa 260 calorie ogni ora).